Processo Ruby, Emilio Fede ai domiciliari. Il giorno può uscire di casa
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Direttore: Alessandro Plateroti

Processo Ruby, Emilio Fede potrà uscire di casa durante il giorno

Emilio Fede

Processo Ruby, Emilio Fede potrà uscire di casa durante il giorno.

MILANO – Processo Ruby, Emilio Fede resta ai domiciliari ma potrà uscire di casa durante il giorno.

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Affidamento in prova ai servizi sociali, Emilio Fede può uscire di casa durante il giorno

Emilio Fede ha ottenuto l’affidamento in prova ai servizi sociali. Può uscire di casa 6.30 alle 22 e per lasciare la regione dovrà comunque procedere presentando un’istanza per chiedere l’autorizzazione.

Emilio Fede
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Processo Ruby, Emilio Fede ai domiciliari

Il Tribunale di Sorveglianza di Milano in precedenza avea deciso di accettare l’istanza presentata dal legale dell’ex direttore del TG4 per chiedere la scarcerazione e la custodia cautelare ai domiciliari per la presenza di “alcune patologie”. Nel documento si legge come la detenzione in carcere “andrebbe contro il senso dell’umanità”.

I giudici avevano deciso di accogliere la richiesta per la custodia ai domiciliari dove sconta in via definitiva la condanna a quattro anni e sette mesi per il caso Ruby bis.

L’ex direttore del TG4 non è mai andato in carcere. Dopo la condanna definitiva, la Procura aveva concesso la sospensione della pena in attesa della decisione del Tribunale di Sorveglianza arrivata qualche mese dopo. I giudici hanno optato per una detenzione ai domiciliari visto che la cella “sarebbe una enorme sofferenza”.

Una misura di custodia cautelare che può essere concessa a Emilio Fede perché ha più di 70 anni (88 per la precisione) e si tratta di un reato non ostativo. La difesa aveva puntato sulle condizioni di salute del giornalista. Ora la condanna potrà essere scontata nella casa della moglie a Napoli e fra qualche mese avrà la possibilità di chiedere l’affidamento in prova.

La sentenza

La sentenza a quattro anni e sette mesi era stata emessa dal Tribunale di Milano nel processo Ruby bis. Emilio Fede si è sempre dichiarato innocente ma i giudici non hanno mai creduto alla sua versione. Il reato contestato è quello di favoreggiamento della prostituzione.

Nei mesi scorsi l’ex direttore del TG4 aveva chiesto la grazia al presidente Mattarella.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 14:57

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